I DELFINI NUOTANO NEL MARE VIRTUALE

Uomo libero, sempre tu amerai il mare! Il mare è il tuo specchio; tu miri,

nello svolgersi infinito delle sue onde, la tua anima.

Il tuo spirito non è abisso meno amaro.

Ti compiaci a tuffarti entro la tua propria immagine; tu l'abbracci con gli occhi e con le braccia, e il tuo cuore si distrae alle volte dal suo battito
al rumore di questo lamento indomabile e selvaggio.

Siete entrambi a un tempo tenebrosi e discreti: uomo, nessuno ha mai misurato la profondità dei tuoi abissi; mare, nessuno conosce le tue ricchezze segrete,
tanto siete gelosi di conservare il vostro mistero.

E tuttavia sono innumerevoli secoli che vi combattete senza pietà né rimorsi,
talmente amate la carneficina e la morte, eterni lottatori, fratelli.

 L’uomo e il mare, Charles Baudelaire 

“Se tu hai una mela e io ho una mela e ce le scambiamo, allora tu e io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un’idea e io ho un’idea e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.” Questo ci insegna George Bernard Shaw e il racconto scritto nel gruppo Quelli che nella prossima vita diventeranno delfini, su Facebook, è riuscito a interpretare proprio questo principio di condivisione, di reciprocità, di scambio.

Il social network, utilizzato da milioni di utenti, è una finestra aperta sul mondo, un’agorà dove ogni sfaccettatura umana trova la sua dimensione, il suo spazio per esprimersi. C’è chi lo usa per gioco, chi per promuovere le sue attività, o per divulgare eventi e informazioni, chi solo per curiosità e chi riesce con una sorprendente spontaneità a mettere insieme tante persone diverse coinvolte in un continuo e reciproco scambio di idee e emozioni.

È questo quello che è successo agli iscritti del gruppo, che si sono ritrovati a scrivere a più mani condividendo la creazione di questo racconto.

L’esperimento di scrittura collettiva ha riscontrato un grande successo forse inaspettato, ma sperato, il viaggio intrapreso dai delfini è metafora del viaggio interiore di ogni partecipante: ogni luogo visitato, ogni incontro fatto, ogni avventura intrapresa, ogni sensazione provata è stato il tramite per descrivere e fermare i ricordi, le emozioni, le paure, i sogni, la fantasia di ogni improvvisato scrittore che con grande passione e amore è riuscito in questa impresa letteraria.

Walter Elias Disney diceva “Andiamo sempre avanti, aprendo nuove porte e facendo cose nuove, perché siamo curiosi... E la curiosità ci porta verso nuovi orizzonti.”, i nostri amici delfini queste porte le hanno aperte e la curiosità non li ha abbandonati, anzi è il motore che li spinge ad andare alla scoperta di nuovi mondi e di nuove emozioni.

Ogni partecipante, culturalmente e geograficamente distante dall’altro, si è riconosciuto gruppo non solo perché iscritto, ma perché si è sentito parte della rete che si è andata sviluppando attraverso i vari legami emozionali che sono nati, perché ha sviluppato la propria identità nel gruppo seguendo una regola non scritta ma condivisa di interdipendenza e di co-creazione.

Ogni elemento inserito ha dato valore al racconto e come Walt Withman citava nei suoi versi, “che tu sei qui, che esiste la vita e l'individuo, che il potente spettacolo continua, e tu puoi contribuirvi con un tuo verso.”

Ed ecco ce ne andiamo come siamo venuti, arrivederci fratello mare
mi porto un po' della tua ghiaia, un po' del tuo sale azzurro
un po' della tua infinità e un pochino della tua luce e della tua infelicità.

Ci hai saputo dir molte cose sul tuo destino di mare
eccoci con un po' più di speranza, eccoci con un po' più di saggezza
e ce ne andiamo come siamo venuti, arrivederci fratello mare

Arrivederci fratello mare, Nazim Hikmet

 di Dario Amadei (pubblicato sulla rivista online Artoong)


Su facebook (http://www.facebook.com/home.php?#!/group.php?gid=39164543660&v=wall&ref=ts) nel 2009 è stato portato avanti un esperimento di scrittura collettiva dove i partecipanti hanno scelto come avatar un delfino e si sono lanciati nel mare di un racconto virtuale in cui mille storie molto interessanti si sono intrecciate per parecchio tempo.

I video seguenti sono il frutto di questa esperienza.